mercoledì 21 dicembre 2011

ITALIANI...POPOLO DI SANTI,NAVIGATORI E...INDUSTRIOSI

"Lavoravo con un'Agenzia di lavoro con contratti di 15 giorni rinnovabili. Senza ferie e festività pagate. Pagavo 600 euro d'affito per un miniappartamento a Reggio Emilia + 70 di condominio + luce/riscaldamento/gas. 200 euro al mese di benzina per la Panda per andare al lavoro + bollo e assicurazione. Beh, due mesi fa mi sono deciso a cambiare stile di vita Ho venduto la mia Panda del 2009 e con una differenza di prezzo ho acquistato un bellissimo camper,un po' vecchiotto, di 9 anni..Gli ho installato sul tetto 5 pannelli fotovoltaici da 120 watt l'uno per non rimanere senza energia elettrica. Poi sono andato dal padrone di casa e ho lasciato l'appartamento.Ho aperto una piccola ditta di vendite on line su internet di prodotti per energia rinnovabile con sistema "drop shipping" e ho mandato a CAGARE l'Agenzia. Sono due mesi che vivo e lavoro nel mio camper. Ho computer, stampante, doppia connessione internet satellitare. Dispongo di energia elettrica a 220V, Tv Led, hifi, lettore dvd e mp3. Riscaldamento radiante a bassissimo consumo che, nonostante il freddo, riesco a mantenere a un'accettabile temperatura di 18 gradi. FINALMENTE mi sento un uomo libero! Non ho piu' spese di affitto, Enel, gas ,condomino. Risparmio 800 euro al mese e giro l'Italia, mi fermo dove voglio, lavoro dove mi pare, anche in riva al mare! SONO LIBEROOOOO!" Vincenzo Malcore - Reggio Emilia

lunedì 19 dicembre 2011

Magari ritornassimo così o......mamma mia ritorniamo ad essere così?

I Miserabili

Una domenica mattina, anni fa, in un'isola dell'Oceano Indiano, ho lasciato i miei amici e mi sono incamminato lungo la costa. Ho superato delle grandi palme che si allungavano sulla spiaggia per seguire delle voci. Allegre. Venivano da un piccolo villaggio. Gli abitanti erano vestiti quasi di nulla. Qualche camicetta, dei pantaloncini, dei cappelli di paglia. Cantavano, qualcuno rideva esibendo denti bianchissimi. Le case erano capanne, piccole, ma confortevoli. C'era un rivo di acqua trasparente con pesci e perioftalmi, i pesci che camminano, che ho visto solo lì. Mi guardavano indifferenti, sia loro che gli indigeni. Avranno pensato che fossi un miserabile, loro avevano tutto e io dovevo guadagnarmi ogni cosa con la schiavitù del lavoro. Un ragazzo mi si è avvicinato e mi ha offerto una noce di cocco. E allora mi sono sentito povero come mai prima. Non è stata una bella sensazione. Che cosa stavo facendo della mia vita?
La paura di diventare indigenti è oggi palpabile, nell'aria. Le persone sono terrorizzate dall'idea di perdere il lavoro e quello, poco o tanto, che hanno accumulato. La miseria come riporta il vocabolario è "capace di pregiudicare seriamente la dignità morale e sociale di un individuo", ma miserabile vuol dire soprattutto "sentirsi miserabile". Nessuno può farti sentire miserabile senza il tuo permesso. La civiltà dei consumi ha creato il nuovo miserabile, colui che non può accedere ai consumi. Più consumi, meno sei miserabile, più sei invidiato. Qualcuno la chiama evoluzione, altri progresso. Il PIL guida le decisioni dei governi, non la ricerca della felicità. La rinuncia a un bene inutile è un atto rivoluzionario. Se le masse ne prendessero coscienza, il mondo cambierebbe senza un solo colpo di fucile.
Negli anni 50 i nostri fiumi erano chiari e pescosi, l'aria decente,i prati circondavano le città. Si viveva con poco, con semplicità, si andava in vacanza dai parenti in treno, magari in terza classe con le panchine di legno, ma il treno era puntuale, pulito e i passeggeri cortesi. La crisi può diventare un ritorno al passato, un momento di ripensamento delle nostre priorità e dei nostri bisogni. Una decostruzione e ricostruzione di un mondo nuovo dove nessuno possa sentirsi miserabile. Se per Napoleone la rivoluzione era un'opinione appoggiata dalle baionette, oggi la rivoluzione è un'opinione appoggiata sulla spesa.
Articolo preso dal Blog di Beppe Grillo

martedì 13 dicembre 2011

E LA CASTA NON VUOLE FARE SACRIFICI MENTRE L'ITALIA VA IN ROVINA

Padova, azienda in crisi. Imprenditore edile si uccide in ufficio
Martedì, 13 dicembre 2011 - 08:10:18

La crisi continua a mietere vittime. Un uomo, imprenditore edile, si è suicidato sparandosi in testa. Tocca ancora una volta a Padova, dove nel giro di meno di un mese si sono tolti la vita due imprenditori del settore dell'edilizia. All'origine del gesto la pesante situazione debitoria della sua azienda.

Il suo nome era Giovanni Schiavon, e l'uomo era titolare della Eurostrade 90 Snc, azienda di Peraga di Vigonza, nel padovano. Prima di puntarsi la pistola alla testa avrebbe scritto un breve biglietto di spiegazioni alla famiglia che si conclude con la frase: "Scusate, non ce la faccio più". La società si trovava, a quanto risulta dalle prime indagini condotte dai carabinieri che si occupano del suicidio, in una situazione debitoria dovuta principalmente a ritardi nel pagamento di lavori realizzati nel settore pubblico il cui saldo dilazionato aveva messo in difficoltà la ditta.

Era sommerso dai debiti ma da mesi avrebbe cercato inutilmente di riscuotere crediti pare per 200mila euro che vantava e che sperava potessero risollevare le sorti della sua azienda. In questo periodo, le banche gli avrebbero anche chiesto di rientrare dalle linee di finanziamento aperte e, di mese in mese, avrebbe visto slittare in avanti la date dei pagamenti dei lavori fatti anche a favore di Enti locali.

La situazione non più florida dell'azienda aveva portato il titolare a licenziare alcuni dipendenti, poi la tragica decisione dovuta alla depressione per l'azienda in difficoltà sempre più pesanti. Aveva dovuto mettere in cassa integrazione sette dipendenti. Terminate le ultime commesse, sarebbe stato un Natale di cassa integrazione anche per gli altri, con i soldi in cassa per pagare stipendi e tredicesime ridotti al lumicino.

Troppo lo stress e il malessere per un imprenditore conosciuto nella zona per la sua serietà e professionalità. L'uomo si è chiuso nel suo ufficio e ha premuto il grilletto. Il corpo senza vita è stato trovato da un dipendente. Inutili i soccorsi.

venerdì 9 dicembre 2011

EQUITA' ?....Ma ndo sta

Il principio di base della manovra approntata da Mario Monti è quello del sacrificio. Chi più, chi meno sembra averlo accettato. «È l’alternativa al baratro», abbiamo sentito dire più volte. Tra articoli e commi, però, qualcosa sembra stridere. È il caso dell’imposta di bollo sulle operazioni finanziarie. La manovra stabilisce, difatti, che ci sia – nella forma dell’imposta di bollo sui conti titoli e sugli strumenti finanziari non compresi nei conti titoli - una sorta di patrimoniale dell'1 per mille per il 2012 e dell'1,5 per mille dal 2013. Il punto su cui riflettere è che viene però fissato un tetto all’imposta massima a 1.200 euro. Il che significa che nel 2012 non si pagherà nulla sopra il milione e duecentomila euro di patrimonio e dal 2013 nulla sopra gli 800mila euro.

Con la conseguenza che avere azioni, o obbligazioni per un milione o un miliardo è la stessa cosa. Si paga comunque un imposta di 1.200 euro. Il che, sinceramente, non può convincere e, a questo punto, è bene tirare fuori l’altro principio la cui applicazione era stata assicurata dal nuovo esecutivo: equità.

Allora si può fare l’esempio di una famiglia (di sicuro benestante) che ha investito 800mila euro in valori mobiliari e che si troverà a versare la stessa imposta, altro esempio, di un Silvio Berlusconi o un Diego Della Valle che nei propri conto titoli hanno investimenti superiori. Dov’è, allora, la progressività, la proporzione?

Nei giorni scorsi era stata avanzata, dal Terzo polo, una idea diversa e cioè una sorta di patrimoniale con un’aliquota del 5 per mille al di sopra di 1,5 milioni di euro. Una soluzione ben più equa, quindi, sia in termini di aliquota che in termini di scaglione. Allora perché non intervenire rivedendo i parametri di una patrimoniale che ha una singolare caratteristica, quella di essere regressiva. Un epilogo che risulterebbe decisamente più gradito a quell’opinione pubblica “stressata” da tagli e rincari. Altrimenti l'intera operazione "salva Italia" rischia di diventare socialmente indigesta.

lunedì 5 dicembre 2011

Passi la manovra (inevitabile) lacrime e sangue, senza la quale ci sarebbe il default immediato. Ma il governo non dimentichi di tagliare le spese della casta e soprattutto di incentivare lo sviluppo. L’Italia si sveglia dal torpore perché messa con le spalle al muro. Ma mentre da un lato matura la consapevolezza che attuare quelle misure oggi significa disporre delle risorse per andare avanti domani, dall’altro si rende conto che senza un adeguato sforzo verso lo sviluppo, quel rischio-default verrà soltanto posticipato nel tempo.

Come hanno vergato oggi sul Corriere della sera Alberto Alesina e Francesco Giavazzi la priorità dovrebbe essere ridurre le spese, più che aumentare le tasse. Non preoccuparsi tanto del saldo della manovra, ma della sua qualità, soprattutto spostando il cono di luce sulla crescita. E concentrarsi senza indugi sui costi della politica. In una parola sola: rottura. Al momento però pare che i primi provvedimenti riguardino la voce “aumenti”. Che si intreccia con il dilemma delle pensioni, per cui il progetto di Monti prevede che serviranno 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne. Ma con la contrarietà dei sindacati, secondo cui, ragiona il leader della Cisl Bonanni, la manovra peserà solo su lavoro e pensioni, valutando come troppo veloce il passaggio al contributivo e l'innalzamento dell'età. Garantire l’equità, invece, significa armonizzare misure brutali, gravi ma indispensabili accanto a interventi anti-recessione, che non zavorrino il ceto medio e le attività produttive.

Perché non basta chiudere i rubinetti oggi senza pensare all’approvvigionamento futuro. Il riferimento è alle misure antievasione, alla patrimoniale da applicare secondo il criterio del chi più ha più paghi, magari spostando la tassazione dalle persone fisiche alle cose e al tenore di vita di ognuno, stimolando i processi produttivi. Senza dei quali la cura dimagrante per l’Italia non servirà proprio a nulla. E sfruttando l’occasione della crisi e delle misure per la rivoluzione vera: tagliando finalmente i costi assurdi della politica italiana.
Da : IL Futurista

domenica 27 novembre 2011

Diretta News sabato, novembre 26th, 2011
Confartigianato: bolletta energetica più cara del 26%
BOLLETTA ENERGIA ELETTRICA – La bolletta dell’energia elettrica è sempre più cara per le famiglie italiane. La Confartigianato ha comunicato che lo scorso settembre c’è stato l’aumento più alto degli ultimi vent’anni, che in un anno è arrivato fino al 26,5%, pari a 61,9 miliardi di euro, il 3,91% del Pil. Il record era già stato sfiorato nel 2008, quando la bolletta incideva per il 3,74% del Pil, per un ammontare di 58,6 miliardi di euro.
L’aumento vertiginoso del costo dell’energia è stato determinato dall’aumento del prezzo del petrolio, che a settembre 2011 ha toccato i 108,56 dollari al barile, con un incremento del 143% rispetto a marzo 2009. Sono stati pertanto inevitabili le ripercussioni sui prezzi dei carburanti, dei trasporti e del gas. Gli aumenti dei costi dell’energia in Italia sono di gran lunga superiori a quelli degli altri Paesi europei: in Italia, tra ottobre 2010 e ottobre 2011, il prezzo del gas è aumentato del 12,2%, mentre nell’area dell’euro la crescita è stata del 10,1%. Più alti della media europea sono stati anche che gli aumenti dei prezzi di carburanti e lubrificanti, che tra ottobre 2010 e ottobre 2011 sono cresciuti in Italia del 17,4%, 3,3 punti percentuali in più rispetto al 14,1% dell’area euro. Da novembre 2010 a oggi, la benzina senza piombo ha segnato in Italia un aumento del 15,3%, mentre il prezzo del gasolio auto è salito, nello stesso periodo, del 22,1%.
L’Italia sta peggio del resto dei Paesi dell’Eurozona anche per quanto riguarda gli aumenti dei prezzi nel settore dei trasporti, che negli ultimi 12 mesi sono cresciuti del 7,7%, e cioè 3,2 punti in più rispetto all’aumento del 4,5% dell’area euro. In alcune zone d’Italia, poi, i prezzi dei trasporti hanno avuto incrementi superiori all’8%: la maglia nera va a Potenza con un aumento del 10,5%, seguono Venezia con il 9,1%, Verbania con il 9%, Trento con l’8,8%, Pescara e Piacenza con l’8,4%, Varese con l’8,1 e Mantova con l’8%.
Secondo i dati di Confartigianato, in Italia, ogni famiglia paga una bolletta energetica di 2.458 euro all’anno.
Redazione

sabato 19 novembre 2011

ARDEA,COMUNE VIRTUOSO....MA SENZA UN EURO.

Niente soldi? Niente benzina. Questo si sono sentiti dire dipendenti comunali e agenti della polizia municipale dal gestore che rifornisce il Comune. Questa mattina diverse auto sono rimaste ferme per mancanza di carburante, cosa questa che ha letteralmente lasciato “fermi al palo” diversi uffici comunali, con la prospettiva che, man mano che i serbatoi delle altre vetture si svuoteranno, l’intero parco auto sarà fermo. L’aspetto peggiore di questa vicenda è che saranno ferme anche le auto della polizia municipale, che già da questa mattina viaggiavano con la spia della riserva in riserva, rosso fisso. Già il fermo delle autovetture comunali si era verificato l’estate scorsa, quando a causa del ritardato pagamento delle polizza assicurative le auto erano rimaste bloccate nei vari parcheggi. Ancora una volta un grande disservizio per mancanza di soldi, mancanza che sta facendo fermare l’intera macchina comunale: gli uffici sono privi di toner, scarseggiano le risme di carta, e sempre per mancati pagamenti diverse ditte che hanno vinto gli appalti di opere pubbliche hanno fermato i lavori. Senza contare l’impossibilità per l’ufficio ambiente di trasferirsi nei nuovi uffici comunali dell’ex “Patio”, a Tor San Lorenzo, perché non è possibile pagare il contratto Enel per il relativo allaccio. Ormai fino alla fine dell’anno ci sarà carestia, l’unica “soluzione” è rilasciare, secondo legge, quante più concessioni edilizie possibili, purtroppo questo dovrà avvenire entro questo mese.
Da "Il Corriere della città"
E’ vero i Governi tecnici non sono un esercizio di democrazia, e Monti non è certamente un uomo di sinistra, ma bene hanno fatto le forze politiche a fare un passo indietro per il bene comune, proprio quel passo indietro che è stato un atto politico importante in favore dei cittadini e del proprio futuro.
Il Governo di emergenza nazionale è una scelta politica importante, per tutte le forze politiche e sociali. Ma l’imminente Governo, per non avvalorare la tesi degli attuali detrattori, dovrà porre in essere provvedimenti coraggiosi, solo così potrà essere ricordato positivamente dalla storia, dovrà essere in grado di archiviare una crisi di sistema e strutturale e con essa la “Seconda Repubblica”. Dovrà attuare delle scelte impopolari in campo di liberalizzazioni, abolire le corporazioni che tengono in ostaggio il Paese, ripensare ad una riforma dl mercato del lavoro in favore dei lavoratori e non delle grandi imprese, una patrimoniale che tolga agli evasori a favore dei meno abbienti e una legge elettorale che restituisca la sovranità ai cittadini.
Se così sarà, il premier Monti e l’Italia avranno vinto la sfida del progresso e del cambiamento, mettendo ai margini la plutocrazia, gli speculatori e le corporazioni del nostro Paese.

venerdì 18 novembre 2011

17-11-2011 14:17
La città ricorda il primo cittadino Martino Farneti
Quattordici anni fa la sua elezione a Sindaco di Ardea

Oggi 17 novembre di quattordici anni fa veniva eletto quello che ancora molti ricordano come il miglio sindaco che Ardea abbia mai avuto, Martino Farneti. A ricordarlo il giovane consigliere Danilo Petrella che dopo aver avuto esperienze politiche con altri primi cittadini ricorda il lavoro svolto con lui per il bene della collettività. Farneti già uomo delle istituzioni essendo all’epoca Vice Questore aggiunto della polizia di Stato, nonché esperto balistico di fama mondiale, capì da subito le esigenze del paese, infatti ricorda Petrella “a lui si deve se solo dopo sei mesi dal suo insediamento si inaugurò il depuratore di via Bergamo, a lui si deve si iniziarono le demolizioni per liberare il mare dal cemento, a lui si deve la rivoluzione sociale di far lavorare in prevalenza ditte del territorio, con lui si costituì ad Ardea la postazione fissa del 118 con annessa pista di atterraggio dell’elisoccorso e della protezione civile in via dei tassi con lui sindaco, si intrapresero tante e tante opere pubbliche. Ma soprattutto stabilizzò oltre quaranta cassaintegrati, dando ancora fiducia e speranza alle famiglie di Ardea, senza quel suo intervento gli uffici comunali sarebbero senza personale, grazie ai suoi concorsi se pur a tempo determinato oggi con il successivo avvento della legge 'Prodi' molti sono riusciti a restare in servizio a tempo indeterminato”.
Successivamente come assessore ai lavori pubblici portò a realizzazione l’asilo in zona Sant’Antonio progetto che iniziò con lui sindaco. Durante l’amministrazine Farneti fu debellato con il plauso dei commercianti il commercio dei “vu cumprà” sul lungomare. Farneti da poco residente ad Ardea fu scelto forse perché natio di Predappio, ma fedele uomo dello Stato, poteva dimostrare che si poteva risorgere dal dissesto finanziario appena finito, cosa che del resto fece risollevando il paese. Politicamente, dimostro quanto deleteria fu per il paese la precedente amministrazione retta dall’estrema sinistra con sindaco donna esponente del vecchio Pci, amministrazione che naufragò dopo soli sette mesi. Farneti risollevò le sorti di Ardea dando fiducia e speranza alla popolazione e forza al centro destra, lui iniziò l’ascesa del centro destra, che per anni ha vinto le elezioni adagiato sugli allori del suo encomiabile comportamento politico e del suo fare per la cittadinanza. Con Farneti l’illegalità era ai minimi termini, all’epoca la presenza della forza pubblica era più tangibile sul territorio. Petrella nel suo ricordo strettamente storico vuole ricordare un passato che senza uomini come Martino Farneti non potrà più ritornare.
Da : Il Faro On-Line
RISPOSTA Alle Sig.re DONATELLA F. e Laura Di Biagio -

Certo non spetta a me dare sicure risposte su come si è comportata e si comporta l’amministrazione comunale di Ardea nei confronti degli abitanti di Montagnano; senza voler sembrare irriverente però cerco di spiegare dove mi trovavo in quel periodo.

Il sottoscritto risiede, con tanti altri concittadini, nella Nuova Florida, lottizzazione nata alla fine degli anni cinquanta e regolarmente autorizzata dal comune di Pomezia, di cui Ardea era una frazione.

Va ricordato che la lottizzazione Nuova Florida, come la Nuova California, e tante altre, è del tutto legittima, a differenza di altre località che sono ancora di fatto lottizzazioni abusive, ove solo alcuni proprietari di abitazioni hanno legittimato urbanisticamente le loro case grazie alla legge 47/85, mentre le tantissime non sanate sono quindi ancora abusive.

Va ricordato agli abitanti di Montagnano che hanno acquistato un terreno prettamente agricolo, come risulta dagli atti di acquisto, a differenza di quelli della Nuova Florida che hanno acquistato terreni urbanisticamente edificabili senza alcun gravame, anche se dopo decenni hanno dovuto affrancare ingiustamente l’uso civico.

Proseguo ricordando alle Sig.re Donatella e Laura, che se la Nuova Florida oggi ha qualche servizio in più rispetto al NULLA (e ribadisco purtroppo nulla) che ha Montagnano, lo si deve alle lotte alle quali anche il sottoscritto, giovanissimo all’epoca, ha preso parte.

Colgo l’occasione per citargliene alcune.

Verso la metà degli anni sessanta i pochi pionieri della zona si riunirono e si costruirono le cabine elettriche a proprie spese per potersi far allacciare l’energia elettrica, successivamente negli anni settanta un manipolo di pionieri della zona (Centore, Cavola, Cervellini, Canali, e Migliorini) si recarono con l’allora sindaco Mario Zanettini a Roma presso il Ministero dei Lavori Pubblici a reclamare affinchè si asfaltasse viale Nuova Florida.

Le lotte continuarono con un comitato di quartiere costituito da persone alcune delle quali grazie a Dio ancor in vita; tutti insieme pacatamente si andava a manifestare in comune con lunghi cortei per ottenere l’acqua potabile, fogne, illuminazione, strade ecc

Sempre con tanta aggregazione e pacifiche manifestazioni portate avanti con risolutezza, siamo riusciti a farci portare in zona la rete per la metanizzazione, e nel frattempo durante un consiglio comunale, ove si doveva ratificare un fantomatico consorzio, ci presentammo tutti uniti e la ratifica fortunatamente fu ritirata, altrimenti avremmo pagato sia il consorzio che le tasse al comune.

Ancora va rammentato che si organizzò una sempre pacifica occupazione comunale ove i partecipanti restarono in comune tre giorni e tre notti, (e permettetemi un ricordo personale, ovvero la costante presenza sia di mio padre che fù l’organizzatore della protesta, sia del comandante Tullio Valeri il quale ha sempre dimostrato sensibilità per i problemi dei cittadini, dapprima come comandante della municipale e successivamente come consigliere ed assessore che ci sostenne fino alla fine).

Le lotte e le manifestazioni sarebbero tante, ed alcuni organizzatori e partecipanti oggi siedono nell’assise consiliare, come il figlio di Giulio Antinucci,(all’epoca presidente del comitato di quartiere) o sono stati assessori come Giovanni Catalucci.

Quindi noi non abbiamo mai elemosinato o piagnucolato nei confronti di quell’amministrazione che negava i nostri diritti, non abbiamo mai creduto alle false promesse di questo o quel politicastro che scende dal monte o viene dal mare attraversando valli e magari laghetti per promettere ad ogni inizio di campagna elettorale “monti, mari, valli e laghetti” soltanto per rubare voti, carpire la buona fede per poi farsi rivedere all’inizio della successiva campagna elettorale senza aver mantenuto nulla.

Alcuni politici si vantano di avervi concesso i vostri diritti, ma sono solo politicanti arrivisti ed opportunisti, galoppini dei loro referenti romani.

Non intendo fare del campanilismo, ed ancor meno la guerra dei poveri ma…realizzare dopo decenni, fognature, asfaltare strade, aprire una delegazione, una farmacia, altro non è che un atto dovuto e per questo non gli si deve neppure un grazie.

Illustre Donatella e Laura, vi va anche fatto notare come gli abitanti della Nuova Florida, in modo più intelligente di quelli di tante altre zone, hanno potuto ottenere quel poco che alla Nuova Florida è stato realizzato solo grazie all’unità dei residenti, i quali accortamente sono riusciti a far eleggere fin dalla prima legislatura un consigliere comunale, (Emilio Taborro che realizzò la prima scuola elmentare) e di seguito per ogni altra legislatura un consigliere e diversi assessori, senza contare che la zona ha espresso tre sindaci nelle persone di Antonio Maria Cogliandro, Martino Farneti e Roberta Ucci, cosa questa non di poco conto.

Purtroppo per voi, avete sempre creduto ai tanti cantastorie che, passate le elezioni, vi hanno lasciato nello stato in cui vi trovate e la prova tangibile delle mie affermazioni va vista con l’avvento ad assessore di un vostro concittadino, a me ideologicamente lontano, ma persona perbene ed interessata al bene del paese e soprattutto alla propria zona, quale Daniele Bosu.

E’ grazie soprattutto a lui se a Montagnano, dopo anni di promesse, siete riusciti a vedere asfaltate buona parte delle strade di Via Santa Marinella e via di Montagnano, e per l’impegno profuso da Bosu si è potuto concludere l’iter che vi ha portato ad ottenere la delegazione e la farmacia.(consapevole di essere un suo dovere resta a voi sconosciuto)

Per quanto riguarda le mancate promesse riportate nel libretto pre elettorale di cui la Sig.ra Donatella parla, devete chiedere spiegazioni al sindaco Carlo Eufemi, mentre per la mancata promessa del servizio pullmans chiedete a chi l’ha fatta.

Il sottoscritto non ha fino ad oggi ricoperto incarichi politici, il sottoscritto svolge la libera professione di geometra, oltre ad essere iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1995.

Per quanto riguarda i ringraziamenti delle 2000 persone contraccambio,(senza ironia) ma va anche comunicato che ho ricevuto i ringraziamenti degli altri 40.000 abitanti di Ardea i quali vogliono che finalmente venga costruito un depuratore a Montagnano e non che venga inserito nel patrimonio comunale, con l’approvazione del consiglio, un depuratore senza collaudo, che non si abbia il coraggio di farlo ispezionare dall’ARPA Lazio, dal N.O.E., del corpo forestale dello Stato e della capitaneria di porto, ed in ultimo ma non per ultimo senza il controllo della sezione ambiente della polizia municipale.

Ed infine è assolutamente opportuno notare ciò che sostenne in commissione il Lavori Pubblici il presidente Alberto Montesi, il quale si espresse negativamente per l’acquisizione di tale depuratore, che altro non è che un decantatore, collocato a meno di cinquecento metri dalle abitazioni.

Dello stesso parere è lo stesso dirigente all’urbanistica e lavori pubblici architetto Aristodemo Pellico, che in una riunione a Montagnano presente tanti politici e cittadini, vi spiegò la non fattibilità dell’acquisizione.

Montesi, come tanti altri consiglieri,(e per quello che conta anche il sottoscritto) è favorevole ad un nuovo depuratore e non all’acquisizione di rottami senza alcun collaudo, come anche spiega in un articolo l’attento consigliere Danilo Petrella.

Se chiedere di non sperperare denaro pubblico per acquisire opere di privati tra l’altro non collaudate e magari anche abusive, vuol dire essere impopolari, va bene, del resto è meglio una brutta verità che una bella bugia.

Luigi Centore
CONSIGLIO COMUNALE 18 NOVEMBRE 2011
Convocata la seduta del Consiglio Comunale per il giorno 18.11.11 alle ore 10,30 in prima convocazione straordinaria presso la sala del Centro Sociale Anziani “ Nuova Florida ” (via Reggio Calabria, 9 - Nuova Florida, Ardea) per la trattazione del seguente ordine del giorno:

Ordine del giorno
COMUNALE 18 NOVEMBRE 2011
Approvazione verbale seduta precedente;

Comunicazioni del Sindaco;

Mozioni - interrogazioni - interpellanze;

Esame o.d.g. della Consulta Giovanile del Comune di Ardea;

Proposta di accordo di programma e variante urbanistica di un’area in località Campo di Carne di proprietà della Ditta SECR SRL ai sensi della Legge 1150/42 e s.m.i. – Adozione Variante;

Regolamento dei Centri Sociali degli anziani di Ardea – Deliberazione del Consiglio Comunale n. 16 del 26/05/2011 - Sostituzione dell’art. 7 e introduzione dell’art. 7 bis del regolamento;

Conferimento cittadinanza onoraria di Ardea a Sua Eccellenza Monsignor Marcello Semeraro Vescovo della Diocesi suburbicaria di Albano;

Conferimento cittadinanza onoraria di Ardea a Sua Eccellenza il Prefetto Avv. Giuseppe Procaccini;

Delibera di Giunta Comunale n. 90 del 19/10/2011 avente ad oggetto “Variazione Bilancio di previsione 2011” – RATIFICA.

Modifica Commissioni Consiliari per ricomposizione gruppi consiliari;

giovedì 17 novembre 2011

Daniele Bosu
Lettera ai politici - I AVE A DREAM.Si io ho un sogno,quello di vedere l'Italia e il mio paese Ardea,governati da donne e uomini di altissime qualità morali e onestà intellettuali oltre che materiali,che comprendano che gia avere l'onore di amministrare è un grande dono che si riceve dai Cittadini ed è meraviglioso quando si riesce ad asfaltare una strada o a mettere 10 lampioni o ad allargare un ...asilo,perchè questo è il tuo mandato e il primo dei felici devi essere tu.
I ave a dream, perchè le parole non siano solo un seme di falsità e le azioni e i comportamenti,siano sempre rispettosi anche verso chi non ti ha dato il consenso o non ti da ragione in quello che è il tuo pensiero.
I ave a dream perchè con la rettitudine e l'onestà il nostro paese può VOLARE a beneficio di tutti e non lasciare un deserto di rovine,inseguendo solo l'arricchimento personale.
Daniele Bosu
I HAVE A DREAM 2 - Si io ho un sogno,quello di vedere la mia terra che si purifica,che ritorna a nuova vita e con lei l'uomo,oggi esistono sistemi evoluti di energie rinnovabili che possono fare questo,ogni Kw di energia che consumiamo manda in atmosfera una tonnellata di Co2,un'abitazione comune,di Kw ne consuma almeno 3.000 l'anno,ecco allora il riscaldamento terrestre che porta lo scioglimento ...dei ghiacciai,mentre il buco dell'ozono è sempre più esteso,gli incendi, gli uragani,e i temporali sono sempre più devastanti mentre l'uomo continua imperterrito a impoverire la terra.
I ave a dream - Fermare tutto questo anche se a piccoli passi si può e oggi possiamo contribuire anche noi,ognuno di noi,sfruttando il sole,il vento,e molto altro ancora,perchè la natura è vero che si ribella alle nostre nefandezze,ma contestualmente ci da energia gratuita,basta coglierla,cancellando gli egoismi di pensare solo a noi stessi,perchè il mondo non è di nostra proprietà ma di quelli che verranno e che sono i nostri figli,loro certamente faranno qualcosa per il cambiamento,per l'inversione di una rotta tragica,ma possiamo cominciare noi ad aprire nuovi orizonti per un mondo più pulito e più a misura d'uomo.
Daniele Bosu

CHI BUTTA TONNELLATE DI CIBO L'ANNO E CHI MUORE DI FAME

medici senza frontiera
la malnutrizione
e un nemico
spietato
che agisce
L’Italia, in queste ore, sembra un sogno. Un premier serio, austero, stimato dal resto del mondo. Un governo di ministri competenti, uomini e donne giusti al posto giusto. Un ministro della difesa e un ministro degli esteri che non potranno giurare al Quirinale perché rispettivamente a Kabul e a Washington. Tre donne a capo di dicasteri “maschili” come l’interno, la giustizia e il welfare. Un dicastero per la coesione territoriale e uno per l'integrazione, per dimenticare le tossine leghiste, dal secessionismo da carnevale ai rigurgiti xenofobi a base di ronde e medici spia. Professori, economisti, intellettuali, ambasciatori. Insomma esperti che non sono in “quota” di nessuno, non hanno padrini cui rendere conto ma hanno solo una (buona) reputazione da difendere con i fatti. E poi, partiti politici che - eccezion fatta per la Lega e per qualche residuo “estremista” di destra e di sinistra - usano toni morbidi e responsabili, pronti a mettere (almeno a parole, ma è già qualcosa) il bene comune davanti alle logiche da campagna elettorale, agli interessi di bottega, agli "elettorati di riferimento". Un dibattito pubblico incentrato sui “fatti”, sulle misure da prendere contro la crisi, sulle decisioni interne e internazionali, anziché sulle squallide intercettazioni di uno squallido sistema di potere o sulle vicende giudiziare del capo de governo. Conferenze stampa asciutte e senza sbavature, senza attacchi ai giornalisti, ai magistrati, ai comunisti, senza barzellette (per la verità Monti concede una battuta, ma è un po’ più raffinata di quelle che era solito dispensare il Cavalier Berlusconi).
Un sogno, sì. E magari domani ci sveglieremo, accorgendoci che il difficile inizia adesso, che i sacrifici scontenteranno qualcuno, che l’incanto del professor Monti potrebbe incrinarsi davanti alla dura realtà di un’Italia sull’orlo dell’abisso. E ricomincerà il Vietnam parlamentare, gli Scilipoti si godranno qualche altro minuto di immeritata popolarità, il Caimano tirerà fuori i denti ancora una volta. Intanto godiamoci questo momento. E gustiamoci, finalmente, il sapore di un paese normale.  

sabato 22 ottobre 2011

FLI chiede di aiutare le piccole imprese Italiane

Domani, 21 ottobre, dalle 12 alle 19 in Piazza san Babila a Milano ci sarà una raccolta di firme per richiedere al Governo l'utilizzo dei fondi FSE (Fondo sociale europeo) FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) per sostenere le piccole e micro imprese, come previsto nella proposta di risoluzione presentata all'UE dall'eurodeputato Cristiana Muscardini (FLI) e sottoscritta in maniera bipartisan dagli europarlamen tari Gianluca Susta, Mario Mauro, Niccolò Rinaldi, Tiziano Motti, Sergio Berlato, Potito Salatto, Salvatore Tatrella, Paolo Bartolozzi, Giovanni La Via. E' prevista la presenza dell'on. Muscardini che afferma: "La drammatica situazione economica potrebbe avere spiragli di speranze almeno per le Micro e Piccole imprese e per i giovani se il Governo, come è in suo potere, chiedesse alla Commissione Europea di poter utilizzare i Fondi FSE (Fondo sociale europeo) e FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) nel senso indicato dalla Petizione". La petizione, in allegato, prevede l'uso dei fondi UE da parte del Governo per offrire una franchigia fiscale alle micro e piccole imprese il cui utile non superi i 30.000 euro e per assumere a tempo indeterminato dei giovani i cui oneri contributivi sarebbero a carico del governo. 
Comunicazioni FLI Nazionale
Fa impressione vedere il mondo che non cambia. Oggi come migliaia di anni fa le guerre finiscono quando viene ucciso il capo nemico. Oggi come migliaia di anni fa i corpi dei nemici vengono esposti al pubblico ludibrio. In Italia abbiamo dibattuto su piazzale Loreto senza mai analizzare la sua inevitabilità antropologica. Il nodo è questo: la strada della dittatura e una strada arcaica che porta la società agli albori dei tempi. E gli individui si comportano di conseguenza. Questo vale, ovviamente, per le dittature tradizionali, quelle alla Gheddafi, per intenderci, dove il regime e il corpo del re sono la stessa cosa. Le dittature impongono obbedienza, semplificano il pensiero, ripudiano ogni complessità, assolutizzano i concetti, annullano l'intelligenza. E le intelligenze. Le dittature, riducendo la varietà del pensiero, comprimendo il pluralismo sociale, riportano al grado zero dell'antropologia gli uomini, laddove tutto si risolve con il corpo a corpo, laddove tutto è rapporti di forza, è mito, è simbolo. Anche la vita. Anche la morte.
Non si sfugge. E a quelli che si inalberano contro chi fa il paragone tra Gheddafi e Berlusconi bisogna rispondere che le dittature si riconoscono dal loro “prodotto culturale”. E quella berlusconiana, nell'ambito di un contesto fortunatamente tutto diverso, ha tutte le caratteristiche per essere considerata una satrapia applicata a un sistema democratico e liberale. Gli stessi vizi semplificatori, le stesse parole di propaganda. Il “baciamano” è frutto di questa affinità psicologica prima che politica. 
In Italia, ovviamente, non finirà come in Egitto. Una dittatura morbida porterà a una fine altrettanto morbida. L'ordalia sarà televisiva, senza cadaveri, senza spargimenti di sangue. E ne siamo felici. 
Ma questo non significa che non dobbiamo cominciare a ragionare su come rimediare ai danni che venti anni di regime arcoriano hanno potuto fare al tessuto connettivo della società italiana. Qualcuno ci ha riportato indietro. Adesso dobbiamo riconquistare il diritto alla razionalità. E alla complessità.
Da"Il Futurista"

A VOLTE SI HA DIGNITA'.....AL MERCATO DELLE VACCHE

La mia è una storia limpida, non intendo sporcarla. Giorgio Conte, deputato di Fli e coordinatore veneto, alza un dito e marca il numero tre. Dopo Aldo Di Biagio e Luigi Muro, ecco anche il suo nome nella speciale lista degli obiettivi berlusconiani. Da attirare con promesse e offerte di prebende, ministeri, sottosegretariati, consulenze, pur di approdare tra le fila del Pdl. E tradire il proprio partito. Sul Fatto quotidiano di oggi descrive la dinamica degli approcci, fatta addirittura da un ministro in carica, di cui non vuole fare il nome, perché da trent’anni in An.
Ma anche una pasionaria, di quelle che, adesso, si definiscono di destra, anche se forse nemmeno sanno cosa significa. Che gli avrebbe assicurato un incontro con Berlusconi in persona (“lui ti stima”). Proprio il cavaliere usa una tecnica vecchia come il mondo: pare che Verdini gli stampi un dossier sul candidato che ha davanti, così da avere un quadro dettagliato di chi è e cosa gli piace. “Ed ecco che al pollo di turno sembra che il presidente lo conosca da anni”. Ritorsioni per questa denuncia? Ne ha già avute, confessa, sia sul piano personale che professionale, come il fatto che è stato costretto a ricorrere a un decreto ingiuntivo per ottenere l’onorario dal sindaco di Messina, ovviamente del Pdl.

giovedì 13 ottobre 2011

FLI,l'On.Avv.Giulia Buongiorno

«È arrivato al tramonto. Dovrebbe andarsene e basta. E altro che salvacondotto». Giulia Bongiorno, deputata finiana e presidente della Commissione giustizia della Camera non usa giri di parole. Silvio Berlusconi deve lasciare Palazzo Chigi. E deve farlo senza “trattative” con l'opposizione, senza “tutele” particolari. «È un discorso – spiega a Susanna Turco, su l'Espresso – che mi fa ridere. Non mi pare che, quando Andreotti ha chiuso la sua carriera politica, ci siamo preoccupati di andare a risolvere il suo processo: lo è andato a fare lui, in aula. Non riesco a capire perché il problema giudiziario di Berlusconi dovrebbe diventare un fardello mio, o del Parlamento: è solo il suo».
E viene bocciata senza appello anche l'ipotesi di far proseguire il governo Berlusconi sul binario di qualche obiettivo “condiviso”: «Fargli fare altre due, tre cose? Per carità. Di tempo ne ha avuto, abbiamo visto quel che ha prodotto, in una legislatura la cui immagine simbolo potrebbe essere giusto quella di Berlusconi che racconta barzellette in mezzo all'Aula della Camera. Quell'istantanea rappresenta bene il suo disinteresse per ciò che accade al Paese. Del resto la produzione legislativa, tolte le leggi ad personam, per quanto concerne il mio campo è pari a zero. E già immagino cosa farebbe: processo breve, brevissimo, istantaneo». E magari le intercettazioni.
È stata proprio la legge “bavaglio” a segnare il punto più basso dei suoi rapporti con il Pdl, fino a dimettersi da relatrice dopo un anno di trattative, perché con quel provvedimento Berlusconi («con uno schiocco di dita» subito assecondato da Alfano) ha «gettato la maschera»e ha dimostrato di essere non-garantista e non liberale.
Insomma, l'avvocato più famoso d'Italia sembra pronta a “irrobustire” il suo impegno politico nel terzo polo, un progetto che – nonostante gli scetticismi interni ed esterni – la convince: «Credo che il problema non sia tanto la condivisione di antichi ideali, ma dei metodi per affrontare i problemi concreti. È una questione di finalità delle battaglie e di qualità delle persone». Quanto alle “etichette” politiche, nessun dubbio: «C'hanno tutti quest'ansia da collocamento, su di me. Ma io mi sento collocata benissimo anche senza avere un riquadro in cui scrivere destra, sinistra, centro. Io credo nelle battaglie, non mi interessa la matrice». E a chi sul web la candida a ministro o addirittura a premier, risponde: «Mi fa piacere. Però io per ora sto bene in questa posizione».
Da "Il Futurista"

Lacrime di coccodrillo

Toh, chi si rivede: i pentiti del fu Pdl. Gli “statisti” del partito di governo adesso si accorgono che quel dito puntato contro il leader, da Gianfranco Fini un anno fa, non era un capriccio. E, in colposo ritardo, chiedono nulla di più di ciò che il presidente della camera aveva invocato con determinazione: verifica della maggioranza, democrazia interna, programmazione a lungo respiro, responsabilità, azione. Con la differenza che oggi è decisamente tardi per lacrime di coccodrillo e marce indietro, dal momento che sarebbero del tutto pretestuose.
Frutto ovvero non di analisi ragionate e dettate dalla logica politica, ma esclusivamente dal si salvi chi può, perché la nave berlusconiana sta affondando assieme al suo leader e c’è il concreto rischio che proprio nessuno possa restarne politicamente illeso. In questo senso vanno lette certe aperture, alcune del tutto ridicole, al solo scopo di smarcarsi questa volta in massa dalla figura e dall’ombra ingombrante di Silvio Berlusconi. Quando Isabella Rauti, in un'intervista su A, valuta come paradossale la scelta di lasciare fuori da un nuovo soggetto politico Fini e Casini, non fa che rafforzare questa tesi. Oggi abbondano i pentiti nella maggioranza, ma ieri dov’erano? Il contenitore di plastica di proprietà di un vecchio signore di plastica oggi non ha più una guida, perché sono tutti contro tutti. Come uno zoo isterico, dove animali di ogni specie si combattono aspramente senza una meta ben precisa, ma mossi dal folle timore di restare  a mani vuote al prossimo giro. Ecco il tramonto triste e becero di un ventennio medievale, per fortuna arrivato al capolinea.

mercoledì 12 ottobre 2011

ALENIA, PASQUALI (FLI): "SOLIDARIETÀ A LAVORATORI"

Roma, 03 OTT - "Futuro e Libertà esprime solidarietà ai
lavoratori di Alenia, che rischiano purtroppo di diventare le vittime di un
ricatto politico perpetrato dalla Lega Nord a livello governativo. La
sistematica aggressione contro la Capitale non può e non deve tradursi in un
dramma per le famiglie della nostra Regione, che le istituzioni locali hanno
il dovere di difendere. Pertanto Futuro e Libertà chiede la convocazione
urgente della Commissione Lavoro e Politiche Sociali, in modo che le forze
politiche presenti in Consiglio possono confrontarsi con il management di
Alenia, le rappresentanze sindacali e i rappresentatati istituzionali della
provincia e del comune di Roma, sugli aspetti di una vicenda che si sta
delineando come l'ennesimo tentativo di saccheggio del Carroccio ai danni
del nostro territorio", così in una nota Francesco Pasquali, Capogruppo di
Futuro e Libertà alla Regione Lazio e componente della Commissione Lavoro e
Politiche Sociali, visitando i lavoratori di Alenia scesi oggi in piazza.

sabato 8 ottobre 2011

LACCI E PARAOCCHI AD ARDEA

Ardea nel 2012 forse assisterà ad una fatale ripetizione,sicuramente con sfaccettature diverse ma sostanzialmente con il medesimo epilogo,ricordiamo ancora con amarezza gli eventi che accaddero nel 1998 e che portarono a scelte sciagurate che videro il partito della rifondazione comunista,sfiduciare il governo Prodi,azione che ebbe sponda nei Mastella ed altri,dando contestualmente in mano il paese a persone che ora vengono criticate non solo in Italia;dalla chiesa,dalle famiglie,dai sindacati,dalla confindustria,dagli studenti,dai pensionati,dai commercianti,dalla piccola industria,dagli artigiani,ma in tutto il mondo e che stanno portando la nostra nazione alla rovina perchè se è vero che la crisi è mondiale,invece di proteggere e investire sulle famiglie,sul lavoro,il precariato,l'imprenditoria,la scuola,la ricerca,impegnano gran parte delle risorse nei lodi,nel tentativo di bloccare le indispensabili intercettazioni,nei "non luogo a procedere"nel difendersi da giudici "comunisti",ostacolando il libero pensiero,le energie rinnovabili,epurando dalla tv pubblica galantuomini che avevano la sola colpa di informare i cittadini,offendendo tutti con storie di escort "nipoti" di capi di stato,amichette che scalano senza fare la giusta gavetta i migliori traguardi politici,inventandosi "padanie"inesistenti,ampolle del po,trote che guadagnano cifre da capogiro,solo perchè figli di finti imperatori,baciamani fuori luogo,o con battute tipo "il partito della gnocca" barzellette come "la parte posteriore della mela"gli Italiani stanno vivendo e sopportando cose che discreditano la nostra nazione e che avviliscono e impoveriscono tutti,giorno dopo giorno.L'Italia sta diventando l'ombra di se stessa ed è ora che trovi il giusto riscatto,così come Ardea che potrebbe ritrovare la strada perduta.  

venerdì 7 ottobre 2011


«Spero che nella maggioranza qualcuno dica a voce alta quello che già sussurra nei corridoi: è tempo che Berlusconi faccia un passo indietro». Un appello al coraggio personale e alla schiettezza politica, quello del Presidente della camera Gianfranco Fini, rivolto ai colleghi parlamentari, affinché «il premier si dimetta e nasca un governo che, con il Pdl, perché chi ha preso i voti ha il dovere di governare, faccia poche ma utili cose con una maggioranza più ampia di quella attuale». Fini risponde così alle domande di Corrado Formigli durante la trasmissione Piazza Pulita. È l'occasione per una intervista a 360 gradi, utile a disegnare le prospettive per il paese ma anche a tornare su temi chiave del percorso politico dell'ultimo anno compito dal presidente. Le prospettive di Fli, gli errori del passato, Lavitola e Montecarlo, i sondaggi e i "fascisti", il bavaglio "antidemocratico" e la crisi della maggioranza, con un Berlusconi impaurito dalle trame dei "suoi". 
 
Il futuro, prima di tutto. L'auspicio di Fini corrisponde in sostanza alla soluzione più corretta in termini istituzionali qualora si verifichi, come sta accadendo, una situazione di impraticabilità politica del governo. Il passaggio è quello che qualcuno definisce un governo di tregua, utile per la formazione di un esecutivo di breve durata che abbia l'obiettivo di tornarsi a occupare del paese. «Perché - spiega con chiarezza il presidente - il disegno di legge sulle intercettazioni dimostra come il governo abbia in agenda tutto tranne quello che serve». Ecco il tema centrale nella cronaca politica degli ultimi giorni, un argomento, quello del divieto di pubblicare anche un riassunto delle intercettazioni prima della famigerata udienza filtro, che anima l'intervista. Sia per questioni di merito, «poiché i cittadini vengono privati del diritto a essere informati» mentre «è antidemocratico e illiberale ipotizzare di mettere in galera un giornalista che pubblica le intercettazioni» , sia per questioni di metodo. È possibile, infatti, che Berlusconi preferisca mettere la fiducia sul provvedimento: per mantenere salda la maggioranza? per assicurarsi un risultato fondamentale nella propria personale agenda politica? O, come ipotizza Fini, per «il timore che la maggioranza a scrutinio segreto voti diversamente da quanto dichiarato»?
 
Insomma, il clima è caldo e lo sono anche i temi affrontati, come la possibile data delle prossime elezioni, «la primavera 2012», o le riflessioni sul futuro del terzo polo che, ammette Fini «deve ancora trovare una sua precisa fisionomia ma è una vera alternativa per tanti elettori che ci penseranno due volte a scegliere di nuovo Pdl e Lega». Per una ragione chiara: «Tre valori fondamentali caratterizzano la destra, e la maggioranza attuale li nega. L'unità nazionale, e ogni due giorni Bossi parla di secessione mentre Berlusconi tace. La legalità, e sappiamo quale concetto ne abbia Berlusconi. La giustizia sociale: io, per esempio, sono stato votato da tanti operai, ragazzi, impiegati». Diversamente, si può concludere, da chi non vuole mettere la patrimoniale per paura di perdere consensi fondamentali.
 
Di tutto parla, Fini, anche del passato, del famoso 14 Dicembre «un errore di valutazione politica. Ma alcune scelte si prendono perché sono utili, altre perché giuste. E se si perde non lo sono di meno». Non c'è spazio solo per i nomi, per l'indicazione di possibili papabili alla prossima premiership. Non perché sia troppo presto, ma perché, alla fine del colloquio è evidente, altri sono i temi sul piatto, e più urgenti.
 
Come la capacità di Berlusconi di mantenere alto il profilo dell'Italia sul piano internazionale, magari facendo alcuni passaggi utili da tempo. Ma, si sa, «Berlusconi - spiega Fini - ha mantenuto la parola solo una volta, quando gli ho chiesto: che fai, mi cacci?».
 

mercoledì 5 ottobre 2011

Proseguono i disagi all’ufficio condono edilizio in via Laurentina. Ancora disservizi e ritardi per la mancanza di computer, stampanti senza toner, armadietti che non si chiudono con le immaginabili conseguenze: pratiche che si perdono e accesso illimitato alle cartelle. Come se ciò non bastasse il personale è presente soltanto nella mezza giornata del martedì e l’intera giornata del giovedì come da contratto.

A lamentarsi non soltanto i cittadini e gli stessi operatori, ma soprattutto tecnici come il presidente del consiglio comunale Policarpo Volante, il delegato alla frazione di Tor San Lorenzo, il presidente della commissione Finanze, il capogruppo del Pdl, (che non è un tecnico) oltre a diversi consiglieri comunali. Lo stesso Volante lamenta che per la lungaggine dell’espletamento delle pratiche non si riescono a incassare “i soldi degli oneri concessori che servono per realizzare le opere pubbliche”.

“Quest’anno – spiega Magliacca – nelle casse comunali sono entrati oltre tre milioni di euro in meno. Un anno fa proprio quelli che si lamentano hanno firmato un documento per effettuare degli spostamenti… portando il tutto nel caos. E’ stato rovinato non soltanto il settore urbanistico ma anche quello dei lavori pubblici, certo gli spostamenti non hanno giovato ai cittadini ma li hanno penalizzati. Del resto - continua il consigliere del Fli Antonello Magliacca - a questi politici non interessa nulla della cittadinanza. Questi - conclude - sono soltanto interessati a portare in Consiglio varianti urbanistiche che certo non portano beneficio alla popolazione scippando vecchie lottizzazione della cubatura restante a favore delle varianti di cui beneficeranno soltanto i grandi possessori di terreno”.

Dal canto loro i tecnici assegnatari dell’appalto professionisti affermati, lamentano il modo con cui sono costretti ad operare. A causa degli armadi impossibilitati ad essere chiusi, spesso non si trovano le pratiche, e non è la prima volta che siamo costretti a presentare denuncia ai locali carabinieri, le attrezzature sono inesistenti. Va anche detto che lo stesso edificio è privo di ascensore. Ancora una volta i disservizi abbondano sotto l’indifferenza dei politici siano essi liberi professionisti che non. 
da : "Il Faro online" 
Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia

REGIONE, PASQUALI (FLI): PROPOSTA LEGGE PER TEST ANTIDROGA ELETTI

Roma, 04 OTT - "Per chi amministra la 'cosa pubblica' la
privacy non è un diritto. La possibilità di prendere decisioni che
direttamente o indirettamente incidono sulla vita altrui obbliga ad una
trasparenza fuori dall'ordinario. È per queste semplici ragioni che  Futuro
e Libertà ha depositato una proposta di Legge che obbliga Consiglieri
Regionali e componenti della Giunta a sottoporsi ad un esame tossicologico.
In quanto rappresentanti del Popolo, infatti, devono svolgere le proprie
mansioni lontani da condizionamenti e, soprattutto, nella piena
consapevolezza delle proprie azioni. Contestualmente, sono stati depositati
presso gli uffici del Presidente del Consiglio Regionale, Mario Abbruzzese,
una copia dell'esito del test antidroga da me effettuato
con l'auspicio che altri colleghi pongano in essere questa iniziativa a
difesa della trasparenza e che la Regione Lazio sia la prima a votare una
legge che da un lato contribuisce a dare credibilità alle Istituzioni,
dall'altro rappresenta un buon esempio per le giovani generazioni". E'
quanto scrive Francesco Pasquali, Capogruppo di Futuro e Libertà alla
Regione Lazio.
da Omniroma

mercoledì 28 settembre 2011


BASTA!!! CON LA DISCARICA DI RONCIGLIANO DI ALBANO LAZIALE

!



IL GRUPPO CONSILIARE FLI DI ARDEA DICE BASTA!!!!!
CON IL SEPPELLIRE I RIFIUTI, ANCOR OGGI NEL TERZO MILLENNIO PER QUANTO ANCORA DOBBIAMO ASSISTERE AD SIMILI INCIVILTA' ,IL SETTIMO INVASO DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO DI ALBANO LAZIALE E' UNA VERGOGNA,CHE ANNICHILISCE LE COSCIENZE DEI CITTADINI DI MONTAGNANO DI ARDEA E ZONE LIMITROFE,CHE INQUINERA' ANCORA DI PIU' LE FALDE ACQUIFERE DELL'INTERO TERRITORIO DI ARDEA CHE RICORDIAMO ESSERE NOTORIAMENTE TRA LE PIU' PREGIATE DEL CENTRO ITALIA,CHE QUESTE SCELTE SCRITERIATE AUMENTERANNO L'INCIDENZA DI MALATTIE SOPRATUTTO NEI BAMBINI,E LE MORTALITA' COME E' ACCADUTO NEI PRESSI DELLA DISCARICA DI MALAGROTTA CHE NEI GIORNI PASSATI SONO MORTE QUATTRO PERSONE ABITANTI NEI PRESSI DELLA STESSA.
DOPO QUESTI FATTI TEMIAMO L'AUMENTO DEI COMUNI E QUARTIERI DI ROMA CHE SCARICHERANNO CON CONSEGUENTE AGGRAVIO DEL TRAFFICO PESANTE E DEI GIA' ALTI RISCHI PER LA SALUTE,TUTTO CIO' SENZA RICEVERE IN CAMBIO ALMENO SERVIZI INDISPENSABILI,COME L'ACQUA POTABILE E IL DEPURATORE ACEA CHE I CITTADINI ATTENDONO SPERANDO CHE LO STESSO NON PORTI ULTERIORI CATTIVI ODORI,, L'ILLUMINAZIONE DELL'ARDEATINA E IL PROLUNGAMENTO DELLA LINEA COTRAL SINO A MONTAGNANO E UN ASILO COMUNALE O PRIVATO.FACCIAMO APPELLO A QUELLA PARTE DI POLITICA RESPONSABILE E COSCENZIOSA DI REGIONE E PROVINCIACHE SU ARGOMENTI COME QUESTI DEVE SUPERARE I COLORI POLITICI E METTERSI SENZA INCERTEZZA AL FIANCO DEI CITTADINI.
FERMIAMO LO SCEMPIO.

DANIELE BOSU - ANTONELLO MAGLIACCA - DANILO PETRELLA
 

lunedì 26 settembre 2011

Il calcio così perderà sempre più fans

Calcioscommesse, nel mirino anche partite del Fondi e del Pomezia
Nell'inchiesta con 25 arresti e 150 partite considerate truccate finiscono anche match delle squadre del litorale
Il Faro on line - Calcioscommesse, ci risiamo. E stavolta nel mirino della magistratura sono finte anche squadre del liotrale laziale. Nell'ambito dell'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha portato all'arresto di 25 persone per l'esercizio di scommesse clandestine, infatti, nel mirino degli investigatori coordinati dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, sono finite circa 150 partite, alcune delle quali di serie A, ma soprattutto di categorie minori. Sotto inchiesta anche alcune gare degli Europei del 2008 e partite di basket e pallavolo. In particolare gli affiliati ai clan Di Martino e D'Alessandro aumentavano le quote e poi utilizzavano il circuito inglese betfair.com, illecito in Italia, per coprire tutte i possibili risultati dell'evento e avere un guadagno garantito. Il giro di affari per i clan era di oltre 10mila euro al giorno. Le quote delle partite venivano alzate solo per pochi minuti in modo da consentire ai personaggi coinvolti di poter scommettere dopo essere stati avvertiti dai loro complici. La Intralot non è direttamente coinvolta, ma sono coinvolti solo due suoi alti dirigenti, con il dirigente nazionale dell'ufficio quote e rischi Maurizio Lopez figura centrale. Tutte le agenzie dei prestanome dei clan erano legate al circuito Intralot e i clan oltre ad avere moltissimi punti di scommesse in Campania, si stavano estendendo anche in altre regioni come l'Emilia Romagna. Va ricordato come queste siano solo le accuse, ben lungi da essere delle condanne per fatti accertati.

Queste, secondo quanto si e' appreso, alcune delle partite finite sotto la lente della procura di Napoli.
SERIE A Chievo-Catania 1-1 del 21/03/10 Atalanta-Cagliari 3-1 del 24/03/10 Bologna-Catania 1-1 del 09/05/10 Inter-Chievo 4-3 del 09/05/10 Udinese-Bari 3-3 del 09/05/10 Chievo-Sampdoria 0-0 del 03/04/11

SERIE B Gallipoli - Grosseto 2-2 del 08/02/10 Modena - Piacenza 0-1 del 27/03/10 Salernitana - Reggina 0-2 del 02/04/10 Padova - Ascoli 3-1 del 17/05/10 Grosseto - Reggina 2-2 del 23/05/10 Vicenza - Lecce 0-0 del 23/05/10 Albinoleffe - Padova 1-2 del 23/05/10 Lecce - Sassuolo 0-0 del 30/05/10 Empoli - Grosseto 2-2 del 30/05/10 Albinoleffe - Piacenza 3-3 del 20/12/10 Atalanta - Piacenza 3-0 del 19/03/11 Padova - Atalanta 1-1 del 26/03/11 Siena - Varese 5-0 del 23/05/11

LEGA PRO Cremonese-Spal 1-4 del 06/09/10 Brindisi-Vibonese 0-0 del 19/12/10 Viareggio-Andria 2-0 del 19/12/10 Ravenna-Spal 1-1 del 23/12/10 Andria-Gela 4-1 del 09/01/11 Fondi-Melfi 3-2 del 16/01/11 Isola Liri-Pomezia 1-1 del 30/01/11 Neapolis-Avellino 0-2 del 30/01/11 Paganese-Spal 1-0 del 13/02/11 Benevento-Viareggio 2-2 del 13/02/11 Avellino-Fondi 1-1 del 27/02/11 Nocerina-Atletico Roma 2-1 del 27/02/11 V.Lamezia -Neapolis 1-3 del 27/02/11 Paganese-Sorrento 0-0 del 20/03/11 Sambonifacese- Montichiari 0-0 del 20/03/11 Fondi-Neapolis 2-3 del 27/03/11
L'ispezione a seguito della denuncia dei sindacati e dei dipendenti
Il Faro on line - I controlli degli ispettori della Asl sono giunti a seguito dei reclami effettuati dai sindacati e dagli agenti della stessa Municipale. Ancora non è stato emesso alcun verbale e alcuna prescrizioni ma, sembrerebbe che gli ispettori abbiano risocntrato alcune irregolarità.

Non è la prima volta che gli agenti della municipale e i dipendenti dell’Ufficio tecnico reclamano dei disagi sul posto di lavoro. “In alcuni uffici – spiegano – manca l’agibilità delle scale antincendio esterne e le caldaie del gas sono alla portata di tutti".

Gli stessi problemi sono ben visibili anche negli uffici di via Francesco Crispi, all’Anagrafe e nella stessa sede comunale dove c’è l’ufficio del sindaco. Gli impianti antincendio sono sostituiti da estintori (speriamo attivi) mentre i corridoi sono invasi da scatoloni, da fotocopiatrici, e quant’altro possa ostruire il passaggio.

E pensare che Eufemi ha sempre sostenuto di essere il sindaco della legalità. Ma quale legalità se gli uffici comunali non sono a norma e se non rispettano i diritti di chi deve lavorare in ambienti sicuri? Non è escluso che la Asl, possa emanare un’ordinanza per ripristinare la sicurezza dei luoghi di lavoro. E pensare che sul lungomare la polizia municipale sta emettendo ordinanze di chiusura anche per mancanza di agibilità.

Se finalmente i nostri politici anziché litigare decidessero di attuare un vecchio progetto che trasformava la scuola elementare Manzù in Uffici comunali, forse il problema sarebbe risolto. I maligni ritengono che nulla accade per caso… forse con un eventuale evacuazione dei locali si potranno affittare altri locali sulla rocca continuando l’allegra gestione.
Articolo di Luigi Centore "Il Faro online"
"Eufemi e i suoi, in questi giorni sono occupatissimi a creare alleanze, a formare il cartello vincente per le prossime amministrative, e in linea con la loro politica di casta , non si sono visti né sentiti al presidio organizzato dal PRC di Ardea". Lo afferma una nota di Rifondazione, che prosegue: "Ce lo aspettavamo e non ci stupisce, ma prendiamo atto che ancora una volta il democratico Eufemi e i suoi fidati collaboratori, manca ancora di interesse e attenzione ai territori, Gli unici a far visita ai comunisti in presidio sono stati il cons. Abate e il cons. Marcucci che hanno tentato un paio di telefonate per capire di più sulla vicenda della chiusura della fontanella di fronte alla chiesa di tor san lorenzo.. (addirittura c’è chi ha dichiarato di non esserne al corrente, falso! perché proprio nel giugno scorso,il comune fu informato della cosa dalla segr, Barbara Tamanti in occasione di un incontro sulle tariffe dell’acqua, alla presenza dell’idrica).. Non staremo qui a raccontare le versioni , differenti per altro, sulle motivazioni del blocco erogazione acqua pubblica, ma il fatto resta, se ne frega l’amministrazione! Volevamo fosse informata la cittadinanza sullo stato del tasso di arsenico , cosi’ come di diritto, per la sicurezza pubblica, e non ci rimane che fare richiesta di documentazione per capire chi ha ordinato la chiusura, perché e come intende intervenire. Una fontanella è forse poca cosa, anche se di grande utilità pubblica, molte infatti sono state le persone che ci hanno raccontato di considerare le fontanelle come risorsa idrica personale, certamente non gli amministratori e famiglie, che non hanno difficoltà ad andare a comprare l’acqua. Il dato sconcertante è che nessuno ha ritenuto,di dover dare spiegazioni ai cittadini, e questo, a parte il caso specifico, evidenzia una politica di scarsa funzionalità, scarso rispetto alla democrazia , e soprattutto scarso interesse alla salute pubblica. Un sindaco che non risponde ai cittadini, alle associazioni, ai partiti se non vicini a lui,è un sindaco che deve andare a casa e senza neanche voltarsi a guardare indietro, cosi’ come la sua maggioranza che stavolta non se la caverà con futili promesse, per accaparrarsi il voto, non basta più la promessa di un lampione o la strada rifatta, stavolta dovrà alzare la posta o sarà spacciata! Dopo due giorni di presidio - conclude la nota di Rifondazione - la domanda resta: “Chi ha predisposto la chiusura, e perché, se ci sono tracce di arsenico molto più alte della soglia, forse un informazione capillare è dovuta ai poveri residenti di Ardea, abituati a bersi di tutto!”
Articolo di Barbara Tamanti da "Il Faro online"
Un Comune in abbandono: erba alta ed immondizia varia addirittura all’interno e all’esterno del piazzale dell’Ufficio tecnico. A farlo notare non sono soltanto alcuni commercianti che hanno l’attività nei pressi dell’ufficio tecnico, come il padre dell’ex sindaco Roberta Ucci, ma anche lo stesso presidente della Commissione urbanistica: “Voi della stampa non scrivete mai contro quelli del settore ambiente. Dispiace sempre vedere l’assenza di decoro urbano”.

Sono molti i politici che ogni giorno varcano il cancello senza mai dire nulla. Tra i tanti politici di peso, c’è il capogruppo del Pdl e papabile candidato a Sindaco del cartello Pdl, Udc e lista Eufemi, il Presidente del Consiglio comunale, i presidenti tutti delle commissioni consiliari. Ma anche politici come Luca Di Fiori, che hanno ricevuto dal popolo oltre settecento preferenze o come il decano Bruno Cimandon, sensibile all’inquinamento sul lungomare ma distratto alla pulizia dell’Ufficio tecnico…Ora non vogliamo dire che la responsabilità sia loro ma che non farebbero nulla di male a segnalare lo stato di abbandono agli organi competenti.

Per non parlare che c’è gente che viene sorpresa a depositare rifiuti nei secchioni del piazzale, la gente è costretta a camminare tra le erbacce alte. Chi viene dalla Capitale, al suo ritorno non può non pensare di essere venuti in un paese da terzo mondo.
Articolo di Luigi Centore su "il Faro online"
Convocato il Consiglio comunale di Ardea per il giorno 29 settembre 2011 alle ore 11,00 in prima convocazione straordinaria presso la sala del Centro Sociale Anziani di Tor San Lorenzo "Caduti di Nassiriya" (via dei Tassi, Tor San Lorenzo - Ardea) per la trattazione del seguente ordine del giorno: Approvazione verbale seduta precedente; Comunicazioni del Sindaco; Mozioni, interpellanze, interrogazioni; Delibera di Giunta Comunale n.62 del 30/06/2011 avente ad oggetto "Variazione di bilancio di previsione 2011" - Ratifica; Delibera di Giunta Comunale n.64 del 18/07/2011 avente ad oggetto "Variazione di bilancio di previsione 2011" - Ratifica; Delibera di Giunta Comunale n.72 del 10/08/2011 avente ad oggetto "Variazione di bilancio di previsione 2011" - Ratifica; Approvazione rendiconto di gestione Anno 2010; Art. 193 D.lgs. 267/2000 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica salvaguardia equilibri di bilancio.

sabato 24 settembre 2011

Il Faro on line - “Stiamo assistendo a uno sperpero di denaro pubblico per il pagamento di mutui dei quali ancora il Comune non ha realizzato l’opera”. Gridano allo scandalo i consiglieri di Fli, Antonello Magliacca (nella foto) e Danilo Petrella che, sottolineano come si stia pagando un  finanziamento di 200.000 euro per sostituire le caldaie dei termosifoni con propulsione di acqua calda nei plessi scolastici di via Tanaro e via Campo di Carne quando, “ancora nessuno ha fatto nulla”.

Magliacca accusa l’amministrazione Eufemi di scarso interesse nei confronti dei bambini: “L’amministrazione è interessata soltanto alla cementificazione del territorio lasciando anche per quest’anno i bambini delle scuole senza riscaldamento”.

I consiglieri fanno notare come il disinteresse per la frazione di Tor San Lorenzo che, contribuisce al fabbisogno comunale con il 35% di contributi, sia totale. “Come mai la Rocca via di Santa Marina è stata risistemata spendendo oltre 40.000,00 euro? La risposta è che veniamo trattati da cittadini di serie B. L’attuale capogruppo della Pdl Massimiliano Giordani, quello dell’Udc Policarpo Volante e quello della lista Eufemi per Ardea Franco Marcucci,hanno vinto grazie ai voti elargiti al ballottaggio proprio dai cittadini di Tor San Lorenzo”.

“Quando insieme a Petrella sono stato titolare dell’assessorato ai lavori pubblici prima con Giancarlo De Angelis e successivamente con Daniele Bosu, sono state realizzate tante opere pubbliche: asfaltate diverse strade alla Nuova California,Nuova Florida, sistemato il piazzale della chiesa di tor S.Lorenzo.
Asfaltata viale Marino,asfaltata e illuminata via Bergamo e facendo significativi interventi su tutto il territorio da lido dei Pini a Montagnano e nelle scuole,da allora sembra essersi tutto fermato”.
Gruppo Consiliare FLI di Ardea

lunedì 19 settembre 2011

Ecco la vergogna degli stipendi dei nostri parlamentari.

Ecco quanto guadagnano,i nostri parlamentari e si che di lavoro ne fanno molto,leggere il giornale,navigare col pc,andare a zonzo,alla bouvette,dal barbiere.
E poi : Treni gratis,Auto blu gratisVoli gratis,Cinema gratis,Teatro gratis,Stadio gratis ecc.ecc.
Il "Trota" Bossi ad esempio guadagna il triplo di un Governatore degli Stati Uniti d'America!!!!!


STIPENDI DEI PARLAMENTARI EUROPEI A CONFRONTO IN EURO (Compensi annui netti)
Italia _______Germania_____ Spagna
144.084,36___84.108,oo _____35.051,00

Austria _____Gran Bretagna_____ Rep. Ceca
106.583,40___ 81.600,00________24.180,00

Olanda______ Francia_____ Polonia
86.125,56____ 62.779,00___ 7.370,00
Da "Il Futurista"

Umberto Bossi e i suoi ministri invocano la secessione e gridano all’esercito padano, quasi volessero la guerra civile nel paese. Non c’è democrazia, attacca Bossi da Venezia, c’è il fascismo quindi serve la secessione. Il leader della Lega farnetica al cubo in una di quelle sagre del suo partito e assieme ai colonnelli che ancora lo sostengono invoca la guerra civile. Dice: «Ma come si fa a stare in un Paese che sta addirittura perdendo democrazia? Il fascismo è ritornato con altri nomi e facce. Piano piano, non possiamo illuderci di fare senza la secessione. Dobbiamo avere la forza per ottenere la nostra libertà, L'Italia attuale è uno schifo».
Poi tocca anche il discorso pensioni: «La Lega Nord ha convinto il ministro dell'Economia e il governo a non toccare le pensioni nell'ambito della manovra e chi se ne frega dell'Europa che vuole tagliare tutto». Infine l'ipotesi referendum per la Padania. Mentre il ministro Calderoli aggiunge che il governo andrà avanti così fino alla fine, riservando anche una stoccata all'Udc sbraitando niente inciuci. Intanto Angelino Alfano  segretario del Pdl continua  a difendere l’indifendibile, annunciando di voler arrivare al 2013. Proseguendo in un arroccamento suicida e deleterio per il paese.  Insomma, nessuno dalle parti della maggioranza mostra un minimo di responsabilità e rispetto, per questo non possiamo che dare ragione a Eugenio Scalfari, che su Repubblica di oggi invoca l’intervento del capo dello stato. L’unico che può, al momento, risolvere l’intricata matassa.  E come ha rilevato Paolo Madron su Lettera 43, c'è aria di golpe, il tramonto di Berlusconi e Bossi fa temere una deriva eversiva: e Napolitano si muova.

Quale futuro per Ardea

In questi giorni si stanno delineando le coalizioni politiche che andranno alla tornata elettorale del 2012
per il rinnovo del consiglio Comunale.
Ardea ha bisogno di un futuro migliore che la porti ad essere ciò che merita visto che è nel tempo diventata una città di circa 50.000 abitanti e dunque non più il paesello nella provincia di Roma.
Molti si riempiono la bocca dicendo che Ardea nasce prima di Roma,che nelle sue sponde sbarcò Enea
e che i Rutuli furono un grande popolo.
Ma al di la di questi aspetti storici certamente importanti e che fondano un'identità onorevole,ancora oggi Ardea rimane un paese dove i servizi sono molto carenti,intere zone ancora non coperte da fognature,trasporto pubblico,acquedotti,illuminazione pubblica e stutture,quali asili,scuole e l'assenza imperdonabile di una scuola superiore,di un'ospedale o almenno un pronto soccorso.
Occorre un'amministrazione che sia totalmente dedita ai bisogni della cittadinanza e che si adoperi per portare a termine le decine di opere di lavori pubblici già impostate e modestamente portate avanti anche dal nostro gruppo.
Occorrono urgentemente tutti quei servizi oggi più che mai indispensabili per un vivere civile, per equilibrare la crescita demografica con l'erogazione dei servizi primari per la cittadinanza e non realizzare qualcosa solo in vista delle elezioni.
L'opera degna e meritoria del Sindaco Carlo Eufemi a cui va tutta la nostra stima e amicizia,non è bastata a dare una svolta vera a un paese ingessato dalle arroganze di potere,fermo malgrado gli annunci nelle opere pubbliche,immobile nell'erogazione di servizi.
Ci domandiamo perchè le aule dei Consigli Comunali ad Ardea sono sempre deserte,perchè i Cittadini non partecipano,se non quei pochi addetti ai lavori,probabilmente con il loro silenzio vogliono rappresentare la voglia di cambiamento,vogliono quel rinnovamento ormai inarrestabile che per tutti i
Cittadini da sogno può finalmente realizzarsi.
Gruppo Consiliare Futuro e Libertà (FLI) di Ardea

domenica 10 luglio 2011



 



Per noi di Futuro Libertà la politica è relazione e amore per il nostro territorio, abbiamo nella partecipazione la nostra parola
d'ordine, ci unisce la passione e la visione di una società più equa, giusta, dove ai doveri corrispondano diritti sicuri e la
meritocrazia sia il regno per tutti quei cittadini che si impegnano con rigore e serietà e non vedere privilegiati i soliti furbi
che beneficiano degli altrui sacrifici.
Noi crediamo in una politica che può dare un volto nuovo al nostro paese e nella riuscita dei nostri progetti futuri, vogliamo
un' Italia che resti unita, dove tutti rispettino le regole e tutti siano uguali di fronte alle leggi e dove il valore immenso delle
donne sia portato ad esempio per le generazioni future.
Intendiamo mantenere saldi quei valori che ci hanno e prima di noi ancor più ai nostri padri sempre contradistinto, la Famiglia
il Lavoro, la Sicurezza, la Legalità, l'Istruzione, il Rispetto, l' Onorare la parola data, la Difesa e la tutela dei più deboli, che
vedano l'individuo come nucleo centrale e non marginale.
Tutto questo per il nostro futuro, perchè non c'è futuro se non c'è libertà.

Il Gruppo Consiliare Fli di Ardea