venerdì 18 novembre 2011

RISPOSTA Alle Sig.re DONATELLA F. e Laura Di Biagio -

Certo non spetta a me dare sicure risposte su come si è comportata e si comporta l’amministrazione comunale di Ardea nei confronti degli abitanti di Montagnano; senza voler sembrare irriverente però cerco di spiegare dove mi trovavo in quel periodo.

Il sottoscritto risiede, con tanti altri concittadini, nella Nuova Florida, lottizzazione nata alla fine degli anni cinquanta e regolarmente autorizzata dal comune di Pomezia, di cui Ardea era una frazione.

Va ricordato che la lottizzazione Nuova Florida, come la Nuova California, e tante altre, è del tutto legittima, a differenza di altre località che sono ancora di fatto lottizzazioni abusive, ove solo alcuni proprietari di abitazioni hanno legittimato urbanisticamente le loro case grazie alla legge 47/85, mentre le tantissime non sanate sono quindi ancora abusive.

Va ricordato agli abitanti di Montagnano che hanno acquistato un terreno prettamente agricolo, come risulta dagli atti di acquisto, a differenza di quelli della Nuova Florida che hanno acquistato terreni urbanisticamente edificabili senza alcun gravame, anche se dopo decenni hanno dovuto affrancare ingiustamente l’uso civico.

Proseguo ricordando alle Sig.re Donatella e Laura, che se la Nuova Florida oggi ha qualche servizio in più rispetto al NULLA (e ribadisco purtroppo nulla) che ha Montagnano, lo si deve alle lotte alle quali anche il sottoscritto, giovanissimo all’epoca, ha preso parte.

Colgo l’occasione per citargliene alcune.

Verso la metà degli anni sessanta i pochi pionieri della zona si riunirono e si costruirono le cabine elettriche a proprie spese per potersi far allacciare l’energia elettrica, successivamente negli anni settanta un manipolo di pionieri della zona (Centore, Cavola, Cervellini, Canali, e Migliorini) si recarono con l’allora sindaco Mario Zanettini a Roma presso il Ministero dei Lavori Pubblici a reclamare affinchè si asfaltasse viale Nuova Florida.

Le lotte continuarono con un comitato di quartiere costituito da persone alcune delle quali grazie a Dio ancor in vita; tutti insieme pacatamente si andava a manifestare in comune con lunghi cortei per ottenere l’acqua potabile, fogne, illuminazione, strade ecc

Sempre con tanta aggregazione e pacifiche manifestazioni portate avanti con risolutezza, siamo riusciti a farci portare in zona la rete per la metanizzazione, e nel frattempo durante un consiglio comunale, ove si doveva ratificare un fantomatico consorzio, ci presentammo tutti uniti e la ratifica fortunatamente fu ritirata, altrimenti avremmo pagato sia il consorzio che le tasse al comune.

Ancora va rammentato che si organizzò una sempre pacifica occupazione comunale ove i partecipanti restarono in comune tre giorni e tre notti, (e permettetemi un ricordo personale, ovvero la costante presenza sia di mio padre che fù l’organizzatore della protesta, sia del comandante Tullio Valeri il quale ha sempre dimostrato sensibilità per i problemi dei cittadini, dapprima come comandante della municipale e successivamente come consigliere ed assessore che ci sostenne fino alla fine).

Le lotte e le manifestazioni sarebbero tante, ed alcuni organizzatori e partecipanti oggi siedono nell’assise consiliare, come il figlio di Giulio Antinucci,(all’epoca presidente del comitato di quartiere) o sono stati assessori come Giovanni Catalucci.

Quindi noi non abbiamo mai elemosinato o piagnucolato nei confronti di quell’amministrazione che negava i nostri diritti, non abbiamo mai creduto alle false promesse di questo o quel politicastro che scende dal monte o viene dal mare attraversando valli e magari laghetti per promettere ad ogni inizio di campagna elettorale “monti, mari, valli e laghetti” soltanto per rubare voti, carpire la buona fede per poi farsi rivedere all’inizio della successiva campagna elettorale senza aver mantenuto nulla.

Alcuni politici si vantano di avervi concesso i vostri diritti, ma sono solo politicanti arrivisti ed opportunisti, galoppini dei loro referenti romani.

Non intendo fare del campanilismo, ed ancor meno la guerra dei poveri ma…realizzare dopo decenni, fognature, asfaltare strade, aprire una delegazione, una farmacia, altro non è che un atto dovuto e per questo non gli si deve neppure un grazie.

Illustre Donatella e Laura, vi va anche fatto notare come gli abitanti della Nuova Florida, in modo più intelligente di quelli di tante altre zone, hanno potuto ottenere quel poco che alla Nuova Florida è stato realizzato solo grazie all’unità dei residenti, i quali accortamente sono riusciti a far eleggere fin dalla prima legislatura un consigliere comunale, (Emilio Taborro che realizzò la prima scuola elmentare) e di seguito per ogni altra legislatura un consigliere e diversi assessori, senza contare che la zona ha espresso tre sindaci nelle persone di Antonio Maria Cogliandro, Martino Farneti e Roberta Ucci, cosa questa non di poco conto.

Purtroppo per voi, avete sempre creduto ai tanti cantastorie che, passate le elezioni, vi hanno lasciato nello stato in cui vi trovate e la prova tangibile delle mie affermazioni va vista con l’avvento ad assessore di un vostro concittadino, a me ideologicamente lontano, ma persona perbene ed interessata al bene del paese e soprattutto alla propria zona, quale Daniele Bosu.

E’ grazie soprattutto a lui se a Montagnano, dopo anni di promesse, siete riusciti a vedere asfaltate buona parte delle strade di Via Santa Marinella e via di Montagnano, e per l’impegno profuso da Bosu si è potuto concludere l’iter che vi ha portato ad ottenere la delegazione e la farmacia.(consapevole di essere un suo dovere resta a voi sconosciuto)

Per quanto riguarda le mancate promesse riportate nel libretto pre elettorale di cui la Sig.ra Donatella parla, devete chiedere spiegazioni al sindaco Carlo Eufemi, mentre per la mancata promessa del servizio pullmans chiedete a chi l’ha fatta.

Il sottoscritto non ha fino ad oggi ricoperto incarichi politici, il sottoscritto svolge la libera professione di geometra, oltre ad essere iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1995.

Per quanto riguarda i ringraziamenti delle 2000 persone contraccambio,(senza ironia) ma va anche comunicato che ho ricevuto i ringraziamenti degli altri 40.000 abitanti di Ardea i quali vogliono che finalmente venga costruito un depuratore a Montagnano e non che venga inserito nel patrimonio comunale, con l’approvazione del consiglio, un depuratore senza collaudo, che non si abbia il coraggio di farlo ispezionare dall’ARPA Lazio, dal N.O.E., del corpo forestale dello Stato e della capitaneria di porto, ed in ultimo ma non per ultimo senza il controllo della sezione ambiente della polizia municipale.

Ed infine è assolutamente opportuno notare ciò che sostenne in commissione il Lavori Pubblici il presidente Alberto Montesi, il quale si espresse negativamente per l’acquisizione di tale depuratore, che altro non è che un decantatore, collocato a meno di cinquecento metri dalle abitazioni.

Dello stesso parere è lo stesso dirigente all’urbanistica e lavori pubblici architetto Aristodemo Pellico, che in una riunione a Montagnano presente tanti politici e cittadini, vi spiegò la non fattibilità dell’acquisizione.

Montesi, come tanti altri consiglieri,(e per quello che conta anche il sottoscritto) è favorevole ad un nuovo depuratore e non all’acquisizione di rottami senza alcun collaudo, come anche spiega in un articolo l’attento consigliere Danilo Petrella.

Se chiedere di non sperperare denaro pubblico per acquisire opere di privati tra l’altro non collaudate e magari anche abusive, vuol dire essere impopolari, va bene, del resto è meglio una brutta verità che una bella bugia.

Luigi Centore

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