venerdì 25 marzo 2011

Comunicato FLI di Ardea " Nessun Ribaltone"



Da : Latina Oggi del 25/03/2011

NON un ribaltone ma un dialogo tra i partiti per
creare i presupposti di una vittoria in vista delle
future elezioni. Risponde così il gruppo consiliare
di Futuro e Libertà di Ardea dopo le polemiche dei
giorni scorsi per un tentativo di ribaltone dentro la
maggioranza del sindaco Eufemi. «Abbiamo intrapreso
l’iniziativa di dialogare con altri consiglieri
e partiti politici – spiega il portavoce Daniele
Bosu -in quanto riteniamo necessario riequilibrare
la compagine amministrativa. Vogliamo concordare
un programma di fine mandato che ci consenta
di ricostruire una coalizione coesa, forte e
determinata per arrivare uniti alle elezioni del
2012». Un fatto, aggiungono da Fli, «che per noi
è basilare, altrimenti ci sentiamo autorizzati ad
iniziare un percorso diverso. Vogliamo ricostruire
una coalizione dove chi ci si ritrova possa esprimere
le proprie idee liberamente. Speriamo che coloro
che ritengono di essere i big del Pdl capiscano
che per costruire un progetto valido tutti siamo utili
ma nessuno si deve sentire indispensabile».

lunedì 21 marzo 2011

FLI ROMPA BALUARDI CULTURALI DEL PASSATO


Si potrebbe andare avanti per ore a ragionare con formule, con nomi e targhette di riconoscimento. Buone, forse, per identificare chi magari brama dalla voglia di attribuirsi un’identità, per imporla agli altri, per brandirla come una clava, per darsi meriti del passato e grandi scelte per il futuro.  Ma poi? Umberto Croppi all’assemblea nazionale di Fli riflette invece sulla sostanza della proposta politica, e lo fa guardando a quel mondo nuovo da intercettare e a cui rivolgersi. Cos’è dunque un movimento nato da zero, ex novo, moderno e riformista se non la misticanza culturale o la sperimentazione sociale?
Il riferimento dell’ex assessore alla Cultura del Comune di Roma è alla capacità di saper affrontare, senza fanatismi e con occhiali del futuro, le nuove sfide che nella società post moderna e post ideologica ci sono. E che reclamano soluzioni. Come la questione dei nuovi italiani, quei ragazzi che amano l’Italia come loro Patria anche se non è la terra dei loro padri, perché nati qui da cittadini stranieri. Che faticano per ottenere la cittadinanza, anche se hanno già compiuto un ciclo scolastico sul nostro territorio.  A quel milione di ragazzi si è più volte rivolto, ad esempio, Gianfranco Fini, per interrogarsi su quale sarà il tessuto sociale dell’Italia non di domani, ma già di oggi. O analizzando posizioni anche minoritarie, ma che esistono, come quelle sui temi etici, sulle coppie di fatto. La terza carica dello Stato lo aveva ribadito in occasione del discorso fondativo del Pdl, un anno prima di esserne estromesso: potranno esserci posizioni scomode, di pochi, ma le porterò avanti comunque- disse. Proprio per questo è nato Fli, stimola Croppi, per dare voce a chi non l’ha avuta, per uscire dalla logica mentale della maggioranza di idee e pensieri, per rompere con baluardi culturali sino a ieri insormontabili. Che vanno superati, senza dietrologie, senza nostalgismi, senza quella smania di categorizzare una proposta o un’intuizione sulla base di classificazioni vecchie e stantìe. Ecco la voglia di nuovo che sta premendo dentro Futuro e Libertà. E’sufficiente solo aprire le porte e non respingerla.
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Mi permetto di aggiungere che tra le cose da rivedere e da ripensare profondamente c'è il discorso del nucleare,attuando una battaglia semmai per non modificare gli incentivi riguardo tutte quelle energie rinnovabili,solare ed eolico, innocue per l'uomo e che non producono tonnellate di scorie micidiali.  

lunedì 14 marzo 2011

MA CHE SUCCEDE IN ITALIA ?




Succede che ultimamente il cittadino Italiano è sempre più disorientato perchè vede cose inconcepibili per un paese moderno e democratico come il nostro dove la chimera di essere una delle forze d'Europa e del mondo si è andata già da tempo a farsi benedire.-Il Cittadino vede che in una scuola si nega un pasto a un bambino perchè i genitori vivono un periodo magro e non hanno soldi.-Il Cittadino anziano che ha lavorato una vita e magari ha anche partecipato ad una guerra per la libertà della nostra nazione deve tirare avanti con seicento euro-mese di pensione, in cinque anni quindi guadagnerà euro 35.000 e poi vede che che nello stesso periodo una Consigliera Regionale,solo perchè carina per non fare quasi nulla,di euro ne guadagna 800.000....... poi dicono che alle donne non si da il giusto valore e siano solo oggetti in mano a uomini che del  maschilismo fanno il loro credo quotidiano.
Il cittadino vede un'Italia con la disoccupazione giovanile al 30% e con le aziende che chiudono per la disperazione,"nel 2010 hanno chiuso 11.000 aziende"+20% rispetto al 2009,nel Parlamento italiano che una volta era sovrano pare che il 70/80 % del tempo non si parli d'altro che di giustizia...chissà perchè.
E chissà perchè gli investimenti una volta corposi per un'Internet gratis e libero ora sono ridotti a quasi zero,per dare spazio e una montagna di soldi al "digitale terrestre" 
-Il Cittadino vede che i suoi soldi valgono sempre di meno e le cose però costano sempre di più,con il costo della benzina e delle materie prime alle stelle e se a qualcuno è venuto in mente di fare un'investimento ad esempio sui pannelli fotovoltaici,a lavoro magari iniziato ci pensa il nostro Governo che con un Decreto mette in dubbio l'incentivo statale da pochi mesi da loro stessi confermato,mettendo in fibrillazione un'intero settore con migliaia di persone che in esso vi operano e di famiglie che vivono di questo lavoro e che adesso come milioni di Italiani che non trovano occupazione o con una cassa integrazione da fame vedono svanire il loro futuro e annichilire le loro esistenze.-
Ma poi qualche Cittadino dirà : Me ne vado in Sardegna,mi rilasso e non ci penso più.....poverino..non sa che il costo dei traghetti ha avuto "un piccolo aumento".....tra il 50 e il 72% in più !!!!.
E si perchè questa è una nazione dove tutto è consentito,dove le macerie Istituzionali che il Cittadino vede aumentare ogni giorno,non hanno o quasi un colore politico univoco,ma è il frutto di una politica che da decine di anni subiamo e che ultimamente è ai livelli più bassi e alla quale ci vogliamo ribellare.

mercoledì 2 marzo 2011

ASSEMBLEA DEI CIRCOLI DI FUTURO E LIBERTA' (FLI) DEL LAZIO

Si è svolta sabato presso l'Hotel Princess a Roma, la prima assemblea dei Circoli di Futuro e Libertà del Lazio che ha visto la presenza dei Presidenti e Responsabili delle centinaia di aggregazioni di liberi Cittadini, fuse in Circoli Territoriali o web/online. Persone provenienti non solo dalla destra ma da tutto il mondo politico,quest'aspetto, si è potuto cogliere ascoltando i diversi interventi che hanno espresso visioni politiche riconducibili a posizioni certamente di Centro Destra ma orientate verso prospettive più ampie, confermando che il FLI è un partito moderno e aperto.
Il discorso introduttivo,molto interessante e puntuale dell'On. Antonio Buonfiglio ha sottolineato come il FLI sappia dimostrare vivacità anche in occasioni come questa, occasione  in cui la notevole presenza di persone attente dimostra che sono in molti a credere e ad avere fiducia in un nuovo percorso politico ed in una nuova fase per la nostra nazione.
Le circa 600 persone presenti (molte delle quali in piedi) hanno potuto ascoltare gli interventi dei relatori che hanno posto sul tavolo questioni molto interessanti e a volte spinose per il Lazio e naturalmente per l'intero sistema Italia. Per citarne solo alcuni: dal precariato lavorativo, alla crisi che imperversa soprattutto sulle piccole aziende e al credito che molte di esse non riescono a ottenere dalle banche; dalla disoccupazione giovanile,  sempre più diffusa, all'immigrazione che può essere vista come una ricchezza se incanalata in un percorso esclusivamente lavorativo; e immancabile e attuale la questione della legalità, che veda tutti i Cittadini uguali di fronte alla Legge e una classe politica che  si dia da fare per il bene di tutti anzichè approfittare solo dei  privilegi.
“Si percepiva nei discorsi – spiega il portavoce del Gruppo Consiliare FLI di Ardea Daniele Bosu
Una voglia di cambiamento, di un vento nuovo. Una base espressione di una forza vera, vibrante, nella consapevolezza che quello dei congressi è sì un ritorno all'antico ma in senso positivo,come l’occasione di un luogo in cui finalmente il dialogo possa aver luogo e sia fonte di un confronto e che tracci linee condivise”.

martedì 1 marzo 2011

CINQUE PER MILLE - GLI ITALIANI CREDONO NEGLI AIUTI UMANITARI

Medici senza frontiere, Emergency e l'Unicef sono gli enti che raccolgono più contributi dagli italiani. Buoni riscontri anche per la ricerca scientifica. In aumento anche gli enti che accedono alle ripartizioni

ROMA - Le associazioni umanitare e mediche sono in cima alla lista dei contributi del cinque per mille relativi al 2009. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul sito gli elenchi definitivi dei beneficiari, con le scelte espresse dai contribuenti e gli importi assegnati per l'esercizio 2009. La somma complessiva attribuita quest'anno con le dichiarazioni dei redditi ammonta a 420 milioni. Di questi, oltre 412 milioni sono stati ripartiti mentre la parte rimanente, circa 8 milioni, risulta non assegnabile per errori procedurali nelle dichiarazione o enti non idonei a beneficiarne. Complessivamente, continuano a crescere sia le somme da erogare, 14,5 milioni in più rispetto al 2008, sia il numero dei contribuenti che hanno "esplicitato" la loro preferenza, quasi 1 milione in più. I primi tre beneficiari, Medici senza Frontiere, Emergency e Unicef, incassano rispettivamente 9.936.974, 8.074.262 e 6.859.559 euro. All'ultimo posto c'è, con 2,97 euro erogati, la"Fondazione piloti per la solidarietà Onlus". Ma tra i primi tre e l'ultimo beneficiario, ci sono oltre 27mila associazioni.

ADDIO AGLI INCENTIVI PER L'ENERGIA PULITA ?

(Epa)
MILANO
- Il provvedimento sulle energie rinnovabili, all'esame martedì al Consiglio dei ministri, minaccia di bloccare lo sviluppo dell'energia fotovoltaica in Italia mettendo a rischio anche migliaia di posti di lavoro. Lunedì in una conferenza stampa tenuta a Roma sul marciapiede di fronte al ministero dello Sviluppo Economico, le associazioni ambientaliste (tra cui Legambiente, Wwf Italia, Greenpeace) e i Verdi, insieme con il mondo delle aziende e dei produttori (Assosolare, Aper, Asso Energie Future) hanno denunciato il blocco degli incentivi una volta che saranno raggiunti gli 8 mila megawatt (MW) totali di potenza installata previsti per il 2020. Una soglia - spiegano i promotori - alla quale saremo vicini già questa estate (7 mila MW), in base alle stime fornite dal Gestore dei servizi energetici (Gse).
COSTI E LIMITI - Nelle scorse settimane operatori del settore avevano già contestato le notizie diffuse che le bollette elettriche degli italiani sarebbero gravate dagli alti costi degli incentivi per il fotovoltaico, riducendo a 1,70 euro al mese i costi aggiuntivi. Gli operatori contestano soprattuto il tetto di 8 mila MW fotovoltaici previsti nel 2020, quando una nazione come la Germania, con una quantita di radiazione solare di gran lunga inferiore all'Italia, per la stessa data ha posto come obiettivo ben 52 mila megwatt, cioè un limite di quasi 7 volte superiore. «Il tetto incentivabile massimo di 8 mila megawatt totali per il fotovoltaico trasmette l'idea che le rinnovabili siano una malattia da limitare più che un'opportunità da sfruttare al meglio», dice Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future. «Chi vuole eliminare una a una tutte le rinnovabili, prima l'eolico e poi il fotovoltaico? Che destino attende un Paese che distrugge sistematicamente le proprie opportunità di sviluppo?», aggiunge Sapienza. Il presidente di Assosolare Gianni Chianetta mette l'accento sulle conseguenze per uno dei pochi settori in crescita in Italia: «Se il decreto fosse approvato in questi termini segnerebbe la fine del fotovoltaico. Ci auguriamo che il governo abbia modo di rivedere la sua posizione, anche per non compromettere uno dei pochi settori in controtendenza nell'economia italiana e migliaia di posti di lavoro».
NUCLEARE FAVORITO - Più decisa nelle accuse Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente: «Il governo vuole bloccare l'eolico, il solare e le biomasse per dare spazio al nucleare. Dopo due mesi di audizioni e confronti in Parlamento, con l'approvazione di risoluzioni da parte di Camera e Senato che proponevano correttivi al primo testo presentato dal governo, perché approvare un testo che non tiene in alcun conto queste proposte?», si chiede Muroni. «Speriamo che il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo intervenga e faccia valere le ragioni dell'ambiente».