lunedì 21 marzo 2011

FLI ROMPA BALUARDI CULTURALI DEL PASSATO


Si potrebbe andare avanti per ore a ragionare con formule, con nomi e targhette di riconoscimento. Buone, forse, per identificare chi magari brama dalla voglia di attribuirsi un’identità, per imporla agli altri, per brandirla come una clava, per darsi meriti del passato e grandi scelte per il futuro.  Ma poi? Umberto Croppi all’assemblea nazionale di Fli riflette invece sulla sostanza della proposta politica, e lo fa guardando a quel mondo nuovo da intercettare e a cui rivolgersi. Cos’è dunque un movimento nato da zero, ex novo, moderno e riformista se non la misticanza culturale o la sperimentazione sociale?
Il riferimento dell’ex assessore alla Cultura del Comune di Roma è alla capacità di saper affrontare, senza fanatismi e con occhiali del futuro, le nuove sfide che nella società post moderna e post ideologica ci sono. E che reclamano soluzioni. Come la questione dei nuovi italiani, quei ragazzi che amano l’Italia come loro Patria anche se non è la terra dei loro padri, perché nati qui da cittadini stranieri. Che faticano per ottenere la cittadinanza, anche se hanno già compiuto un ciclo scolastico sul nostro territorio.  A quel milione di ragazzi si è più volte rivolto, ad esempio, Gianfranco Fini, per interrogarsi su quale sarà il tessuto sociale dell’Italia non di domani, ma già di oggi. O analizzando posizioni anche minoritarie, ma che esistono, come quelle sui temi etici, sulle coppie di fatto. La terza carica dello Stato lo aveva ribadito in occasione del discorso fondativo del Pdl, un anno prima di esserne estromesso: potranno esserci posizioni scomode, di pochi, ma le porterò avanti comunque- disse. Proprio per questo è nato Fli, stimola Croppi, per dare voce a chi non l’ha avuta, per uscire dalla logica mentale della maggioranza di idee e pensieri, per rompere con baluardi culturali sino a ieri insormontabili. Che vanno superati, senza dietrologie, senza nostalgismi, senza quella smania di categorizzare una proposta o un’intuizione sulla base di classificazioni vecchie e stantìe. Ecco la voglia di nuovo che sta premendo dentro Futuro e Libertà. E’sufficiente solo aprire le porte e non respingerla.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Mi permetto di aggiungere che tra le cose da rivedere e da ripensare profondamente c'è il discorso del nucleare,attuando una battaglia semmai per non modificare gli incentivi riguardo tutte quelle energie rinnovabili,solare ed eolico, innocue per l'uomo e che non producono tonnellate di scorie micidiali.  

Nessun commento:

Posta un commento