mercoledì 2 marzo 2011

ASSEMBLEA DEI CIRCOLI DI FUTURO E LIBERTA' (FLI) DEL LAZIO

Si è svolta sabato presso l'Hotel Princess a Roma, la prima assemblea dei Circoli di Futuro e Libertà del Lazio che ha visto la presenza dei Presidenti e Responsabili delle centinaia di aggregazioni di liberi Cittadini, fuse in Circoli Territoriali o web/online. Persone provenienti non solo dalla destra ma da tutto il mondo politico,quest'aspetto, si è potuto cogliere ascoltando i diversi interventi che hanno espresso visioni politiche riconducibili a posizioni certamente di Centro Destra ma orientate verso prospettive più ampie, confermando che il FLI è un partito moderno e aperto.
Il discorso introduttivo,molto interessante e puntuale dell'On. Antonio Buonfiglio ha sottolineato come il FLI sappia dimostrare vivacità anche in occasioni come questa, occasione  in cui la notevole presenza di persone attente dimostra che sono in molti a credere e ad avere fiducia in un nuovo percorso politico ed in una nuova fase per la nostra nazione.
Le circa 600 persone presenti (molte delle quali in piedi) hanno potuto ascoltare gli interventi dei relatori che hanno posto sul tavolo questioni molto interessanti e a volte spinose per il Lazio e naturalmente per l'intero sistema Italia. Per citarne solo alcuni: dal precariato lavorativo, alla crisi che imperversa soprattutto sulle piccole aziende e al credito che molte di esse non riescono a ottenere dalle banche; dalla disoccupazione giovanile,  sempre più diffusa, all'immigrazione che può essere vista come una ricchezza se incanalata in un percorso esclusivamente lavorativo; e immancabile e attuale la questione della legalità, che veda tutti i Cittadini uguali di fronte alla Legge e una classe politica che  si dia da fare per il bene di tutti anzichè approfittare solo dei  privilegi.
“Si percepiva nei discorsi – spiega il portavoce del Gruppo Consiliare FLI di Ardea Daniele Bosu
Una voglia di cambiamento, di un vento nuovo. Una base espressione di una forza vera, vibrante, nella consapevolezza che quello dei congressi è sì un ritorno all'antico ma in senso positivo,come l’occasione di un luogo in cui finalmente il dialogo possa aver luogo e sia fonte di un confronto e che tracci linee condivise”.

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